640 a.C. - 411 a.C. : per i presocratici greci la natura era ciò che originava le cose caratterizzate da nascita, accrescimento, degenerazione e morte.
460 a.C. - 360 a.C. : il naturalista Democrito pone a base della sua concezione una natura che è pura materia, eliminando ogni elemento di trascendenza e quindi, anche il concetto di divinità. Teoria materialistica e meccanicistica degli atomisti e degli epicurei.
384 a.C. - 322 a.C. : con Aristotele si ha una visione finalistica della natura che spiega il divenire e come il movimento si diriga verso i suoi "luoghi naturali".
323 a.C. - 31 a.C. (periodo ellenistico) : secondo il neoplatonismo la natura non è una combinazione meccanica e accidentale di più parti, ma è animata da un’unità interiore che obbedisce alle leggi che essa stessa si dà. Il cristianesimo ereditò questa visione.
1492 - c. 1600 (Rinascimento) : una idea costante della filosofia rinascimentale rimane la concezione vitalistica dell'universo e della natura, secondo cui ogni realtà, dalla più grande alla più piccola, risulta animata e popolata da presenze e da forze vitali.
Seicento e Settecento : con Galilei e Newton avviene un fondamentale progresso nella concezione della natura: rifacendosi alla visione matematica-geometrica pitagorica e platonica e al meccanicismo atomista, la realtà naturale è ora vista come una macchina creata da Dio secondo leggi matematiche inscritte nella natura stessa.
Prima metà dell'Ottocento : i filosofi antilluministi romantici fanno rinascere la concezione della natura neoplatonica e spiritualista. Con Schelling nasce la filosofia della natura, egli identifica la natura con lo Spirito. Una concezione della natura in controsenso rispetto a quelle dell'800' è di Marx che espone ne "I manoscritti economico-filosofici del 1844".Prima metà del Novecento : lo sviluppo delle scienze naturali ha complicato la definizione di natura che rimane indefinita. Il modello assunto dalla scienza della natura è stato quello fisico matematico e non si è tenuto conto del probabilismo e della teoria del Principio di indeterminazione di Heisenberg che avrebbe dovuto far accettare il concetto della non assolutezza delle leggi scientifiche.
Oggi : in tempi recenti è stata da più parti affermata la necessità di una ripresa della riflessione filosofica sulla natura
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